LS Lexjus Sinacta con Rete Irene dinnanzi alla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

LS Lexjus Sinacta – con un team guidato dai partner Gabriele Baldi e Vincenzo Timpano – ha assistito Rete Irene, rete di imprese attive nel settore della riqualificazione energetica degli edifici, nel procedimento innanzi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in relazione agli effetti distorsivi della concorrenza causati da una norma del Decreto Crescita in materia di Ecobonus e Sismabonus.

Più in particolare la norma nel disciplinare le agevolazioni fiscali consistenti nel riconoscimento di uno sconto corrispondente alla detrazione fiscale e rimborsato all’impresa sotto forma di credito di imposta, non prevedeva la possibilità di successiva cessione a terzi di detto credito, penalizzando di fatto le PMI operanti nella filiera della riqualificazione ed introducendo una discriminazione tra operatori concorrenti di vantaggio solo per quelli di maggiori dimensioni e capacità finanziaria, distorcendo le dinamiche di mercato e pregiudicando in ultima battuta anche i consumatori finali.

L’Antitrust ha concluso l’istruttoria con una Segnalazione rivolta al Governo ed al Presidente di Camera e Senato affinchè in sede di conversione in legge del Decreto Crescita venissero adottate le opportune modifiche per eliminare le distorsioni della concorrenza evidenziate. La legge che ha convertito il Decreto Crescita ha poi modificato la norma aggiungendo espressamente la facoltà per il fornitore che ha effettuato gli interventi di cedere il credito d’imposta.

LS Lexjus Sinacta – con un team guidato dai partner Gabriele Baldi e Vincenzo Timpano – ha assistito Rete Irene, rete di imprese attive nel settore della riqualificazione energetica degli edifici, nel procedimento innanzi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in relazione agli effetti distorsivi della concorrenza causati da una norma del Decreto Crescita in materia di Ecobonus e Sismabonus; più in particolare la norma nel disciplinare le agevolazioni fiscali consistenti nel riconoscimento di uno sconto corrispondente alla detrazione fiscale e rimborsato all’impresa sotto forma di credito di imposta, non prevedeva la possibilità di successiva cessione a terzi di detto credito, penalizzando di fatto le PMI operanti nella filiera della riqualificazione ed introducendo una discriminazione tra operatori concorrenti di vantaggio solo per quelli di maggiori dimensioni e capacità finanziaria, distorcendo le dinamiche di mercato e pregiudicando in ultima battuta anche i consumatori finali.

L’Antitrust ha concluso l’istruttoria con una Segnalazione rivolta al Governo ed ai Presidenti di Camera e Senato affinchè in sede di conversione in legge del Decreto Crescita venissero adottate le opportune modifiche per eliminare le distorsioni della concorrenza evidenziate. La legge che ha convertito il Decreto Crescita ha poi modificato la norma aggiungendo espressamente la facoltà per il fornitore che ha effettuato gli interventi di cedere il credito d’imposta.

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