Pmi, parola d’ordine: innovazione

Con la fine dell’emergenza pandemica le Pmi ridisegnano i loro modelli organizzativi, orientandosi verso l’innovazione e l’internazionalizzazione. Al loro fianco servono consulenti esperti capaci di anticipare i trend per cogliere le migliori opportunità di business e di investimento. A sostenerlo sono Giacomo Bellavia e Alberto Maria Fichera, soci fondatori di Vocati Studio Legale, che parlano degli scenari futuri e delle sfide della consulenza legale nel post pandemia.

Quali settori legali state particolarmente sviluppando nel 2022?
In previsione delle difficoltà del settore imprenditoriale, stiamo rafforzando la struttura da dedicare alla ristrutturazione del debito delle società, mediante l’adozione degli strumenti concorsuali straordinari, quali l’accordo di ristrutturazione e il piano attestato, senza trascurare le potenzialità che possono derivare dal nuovo strumento della “composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa” introdotta dal decreto crisi d’impresa. Sotto analogo profilo, focalizziamo l’attenzione sul supporto legale per un maggiore accesso delle imprese al mercato dei capitali. In particolare le emissioni obbligazionarie, sotto forma di minibond, potrebbero essere un’alternativa al finanziamento bancario tradizionale, soprattutto per attrarre capitali da destinare a progetti specifici in tema ambientale e più in generale nell’ambito della sostenibilità. Ancora, le incredibili opportunità derivanti dai fondi Pnrr ci hanno portati alla necessità di istituire un dipartimento apposito, che si compone di colleghi esperti nel settore delle gare pubbliche, del diritto tributario e societario, per assistere le imprese nelle opportunità che si stanno profilando. Il nuovo dipartimento opererà sia sulla sede di Milano che a Catania, e si occuperà di fornire un’assistenza dedicata alle imprese che intendono accedere alle risorse in questione. Il dipartimento Pnrr si sta altresì occupando di monitorare i bandi e di diffondere, presso i clienti e le imprese che ne faranno richiesta, una newsletter settimanale di aggiornamento e approfondimenti.

Quali sono le nuove esigenze di consulenza da parte delle Pmi?
Le nuove esigenze per le Pmi saranno dirette all’innovazione e all’internazionalizzazione. La sfida per il consulente sarà quella di saper cogliere con anticipo i processi di innovazione e rivedere il modello di business con maggiore flessibilità. Una prima esigenza di consulenza sarà mirata alle ristrutturazioni aziendali, in quanto molte società avranno bisogno di recuperare efficienza e razionalizzare le proprie attività imprenditoriali, anche a seguito del ricambio generazionale. Inoltre, sarà indispensabile un’approfondita conoscenza delle specificità locali per una valutazione adeguata degli investimenti.

Quali le prossime sfide, dal punto di vista della consulenza legale?
La sfida più grande della consulenza legale è quella di far comprendere e intuire le necessità della trasformazione dei mercati e guidarle verso nuove opportunità, rappresentando i rischi connessi allo svolgimento dell’attività d’impresa. Fare cioè Cultura d’impresa, cambiando le abitudini dell’imprenditore verso l’innovazione, la formazione e la trasformazione. Tutto ciò attraverso un ripensamento della governance, attraverso modelli gestionali responsabili a tutela della funzione sociale dell’attività d’impresa. Digitale, green, e business continuity saranno le principali sfide per il futuro della consulenza legale.

Che progetti avete intenzione di sviluppare nel prossimo futuro?
Abbiamo intenzione di potenziare la sede di Milano, con l’inserimento di nuove risorse e la finalizzazione di partnership con altre realtà professionali. Quanto al mercato siciliano, riteniamo indispensabile puntare sulla consulenza relativa agli strumenti incentivanti delle imprese operanti in aree economicamente depresse, primo tra tutti il meccanismo delle Zone Economiche Speciali (ZES). All’interno di tali aree si applica una legislazione economica in cui sono previsti incentivi speciali a beneficio delle aziende, attraverso strumenti di agevolazione fiscale o semplificazioni di tipo amministrativo. Grazie a queste misure incentivanti, che coinvolgono delicatissimi profili di diritto tributario e di inquadramento societario, potremo assistere gruppi nazionali ed esteri che intendano investire in Sicilia, nonché gli imprenditori locali che intendessero sviluppare nuove iniziative.

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