Rivoluzione nel mercato legale

Nel primo semestre del 2019, l’m&a è stato il settore su cui gli studi legali hanno investito maggiormente in termini di risorse. A registrarlo è l’indagine svolta dal Centro Studi Le Fonti che ha esaminato i cambi di poltrona dei soci nei primi 15 studi legali d’affari nelle sette maggiori practice: fusioni e acquisizioni, bancario e finanziario, contenzioso, energy, real estate, tax e lavoro.

Sommando ingressi e uscite, i primi sei mesi dell’anno hanno visto 32 spostamenti, 13 dei quali hanno riguardato l’m&a, sette il banking, cinque il contenzioso, quattro il tax, due l’energy e un solo passaggio ha coinvolto il real estate. Nessun cambio di poltrona è stato registrato, invece, nel comparto labour.

A smuovere gli equilibri di mercato, soprattutto per quel che riguarda m&a e contenzioso, è stata l’integrazione BonelliErede-Lombardi Associati. L’operazione ha riguardato circa 70 professionisti di Lombardi tra cui 10 soci confluiti in BonelliErede: Giuseppe Lombardi, Renato Bocca, Filippo Rossi e Lazare Vittone del dipartimento di contenzioso; Niccolò Baccetti, Johannes Karner, Stefano Nanni Costa e Federico Vermicelli del corporate; Mara Fittipaldi di banking e Mauro Pisapia del dipartimento di diritto amministrativo. Con l’arrivo dei quattro partner di litigation, BonelliErede è oggi lo studio con il dipartimento più numeroso.

La fusione ha cambiato le dinamiche interne non solo delle insegne coinvolte, ma anche di altri due studi dove sono confluiti parte dei soci di Lombardi defilatisi dall’integrazione: Carla Mambretti e Nicola Gaglione sono passati in Gattai Minoli Agostinelli, che ha aperto un dipartimento energy e infrastrutture assegnandone le redini proprio a Mambretti. In Gop sono confluiti sette soci di Lombardi, tra cui Antonio Segni e Andrea Mazziotti, tornati nell’insegna dopo 13 anni di assenza.

Analisi dei cambi di poltrona per settore

Dei 13 cambi di poltrona registrati da gennaio a giugno nel comparto delle fusioni e acquisizioni, i maggiori hanno riguardato Gop. L’insegna, infatti, ha investito nel settore accogliendo sei partner usciti da Lombardi Associati dopo l’integrazione: Andrea Mazziotti, Ruggero Gambarota, Federico Loizzo, Lidia Caldarola, Stefano Cirino Pomicino e Antonio Amoroso. Con gli ingressi, Gop mantiene il primato di soci nel dipartimento contandone ad oggi 54.

Al secondo posto per numero di partner e ingressi c’è BonelliErede, che raggiunge quota 31 soci dopo l’arrivo dei quattro professionisti da Lombardi: Niccolò Baccetti, Johannes Karner, Stefano Nanni Costa e Federico Vermicelli.

Hanno investito nel comparto m&a anche Dentons, con Carsten Steinhauer uscito da McDermott Will & Emery e con Michael Bosco. Gattai Minoli Agostinelli invece ha accolto Duccio Regoli da Mazzoni Regoli Pagni.

Sul fronte litigation, l’investimento più significativo è stato quello di BonelliErede. L’arrivo di Giuseppe Lombardi, Renato Bocca, Filippo Rossi e Lazare Vittone gli ha permesso di incrementare il dipartimento da 12 a 16 partner. L’altro lateral riguarda Dentons, che ha preso Roberto Fabio Lipari da Cleary Gottlieb Steen & Hamilton.

Nel banking & finance quattro insegne su 15 hanno investito nel settore con una nuova risorsa: Mara Fittipaldi è tra i soci che, usciti da Lombardi, è andata a rafforzare il team di BonelliErede; Chiomenti ha visto l’ingresso di Marco Cerritelli uscito da McDermott Will & Emery; Gatti Pavesi Bianchi ha accolto Marc-Alexandre Courtejoie, ex di Paul Hastings. Gop, che insieme a Chiomenti e Dla Piper conta il dipartimento più numeroso (9 soci), ha sia acquisito Antonio Segni da Lombardi, che perso Stefano Agnoli approdato in Rccd. Freshfields e Pavia e Ansaldo non hanno registrato ingressi a fronte dell’uscita di un socio: Corrado Angelelli ha lasciato la law firm inglese per entrare in Greenberg Traurig, mentre Marina Balzano ha lasciato Pavia e Ansaldo per approdare in Orrick.

Il comparto fiscale ha contato quattro spostamenti: da Freshfields è uscito Roberto Egori che nel contempo è approdato in Linklaters, studio che nel febbraio aveva perso Luca Dal Cerro entrato in Legance. Pavia e Ansaldo ha perso Claudio Grisanti, che si è unito alla squadra di Foglia & Partners, ma ha acquisito Marco Jannon da Puri Bracco Lenzi.

Per quanto riguarda il settore energy, l’unico studio che ha messo a segno due ingressi è stato Gattai Minoli Agostinelli che ha accolto Carla Mambretti e Nicola Gaglione. I due soci provengono dal secondo spin off di Lombardi Associati e hanno contribuito alla nascita di un nuovo dipartimento energy e infrastrutture guidato da Mambretti.

Real estate e Labour non hanno registrato spostamenti significativi.

Prospettive future

A detta di Alberto Maggi, managing partner di Legance «il primo semestre sta registrando una crescita complessiva del lavoro di circa il 10% rispetto al medesimo periodo del 2018. Significativi segnali di intensificazione del numero dei mandati si sono registrati in ambito real estate, energie rinnovabili ed infrastrutture. Quest’ultimo settore di attività, a differenza delle rinnovabili, per le quali prevediamo una crescita costante nei prossimi anni, potrebbe risentire di eventuali variazioni del quadro politico».

I numerosi cambi di poltrona del settore m&a hanno dimostrato quanto quello delle fusioni e acquisizioni sia un mercato su cui le insegne intendono puntare. Lo confermano le parole di Luca Picone, managing partner di Hogan Lovells: «la prima metà del 2019 ha visto una costante crescita dell’m&a che rispecchia un trend che avevamo già analizzato lo scorso anno. L’Italia continua ad essere un paese di interesse per gli investitori esteri grazie al tessuto di eccellenza delle piccole e medie imprese. Il nostro studio assiste sia gli investitori esteri che si affacciano nel nostro paese sia le società italiane in cerca di internazionalizzazione.

I settori più attivi sono stati tmt, lifescience, energy e sicuramente anche il food&beverage”. Per quanto riguarda le politiche di investimento in risorse umane, Picone afferma che esse non sono dedicate ad uno specifico settore o dipartimento. «La nostra politica», spiega il partner «è di dare attenzione allo sviluppo della professionalità di tutti i nostri collaboratori, compresi i business services, sia da un punto di vista tecnico che di soft skills. Sempre di più il ruolo dell’avvocato non si limita alla consulenza legale tecnica, ma si è evoluto a quello business partner che si pone a fianco del cliente per meglio consigliarlo nel suo settore».

Secondo Picone, alla luce delle novità normative in continua evoluzione è difficile indicare dei settori specifici in crisi: «più in generale l’attuale situazione economico-politico nazionale non sembra per ora incidere negativamente sugli investimenti esteri in particolare nella piccola-media impresa italiana. Forse, se dobbiamo fare un confronto tra i trend all’estero e la situazione del nostro Paese, un settore nel quale vedo dei rallentamenti, probabilmente dovuti all’attuale quadro economico-politico nazionale, è quello infrastrutturale, stante l’incertezza di investimenti pubblici in questo settore».

 

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