I ranking (al maschile) degli avvocati

Dicembre, si sa, è tempo di bilanci e di classifiche. Al solito, è uscita quella dei primi 50 avvocati in Italia, e fa male notare la scarsa, se non nulla, presenza femminile al suo interno. Una donna tra i primi 20 avvocati, due tra i primi 30 e solo cinque nella top 50.

Dicembre, si sa, è tempo di bilanci e di classifiche. Al solito, è uscita quella dei primi 50 avvocati in Italia, e fa male notare la scarsa, se non nulla, presenza femminile al suo interno. Una donna tra i primi 20 avvocati, due tra i primi 30 e solo cinque nella top 50. Ranking realizzato peraltro con criteri a dir poco aleatori.

Le Fonti Legal ha invece scelto di evidenziare i principali passaggi di carriera “al femminile” di quest’anno, mese per mese: dalle promozioni ai lateral hire che hanno portato la donna avvocato alla qualifica di partner, di capo dipartimento o comunque a un ruolo di rilievo all’interno dello studio legale. Si tratta di un percorso che Le Fonti ha avviato ormai da tempo, ispirato dal rispetto del principio della diversity & inclusion in tutti i settori verticali coperti a livello editoriale: legale, finanziario, assicurativo, imprenditoriale.

Se quindi dobbiamo fare un proposito per il 2022, auspichiamo un cambio di rotta da parte delle grandi law firm in materia di diversity. Il nostro controllo non mancherà.

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