Tecnologia, Processo, Persona: i tre assi dell’innovazione

Innovazione e tecnologia, con uno sguardo rivolto anche al tema della sostenibilità: ce ne parla Oscar Legnani, Founder di LL_LegnaniLegal.

In che modo affrontate i progetti di innovazione e l’assistenza giuridica verso le nuove tecnologie, che le imprese vogliono implementare?
Pensando all’innovazione composta da 3 assi fondamentali: Tecnologia, Processo, Persona.
Devono essere considerati in modo armonico ed equilibrato, l’abbiamo imparato dagli Innovation Hub che frequentiamo. Assistiamo imprese, start up ed ecosistemi con questo approccio integrato che ci vede interagire con altre competenze, per orientare giuridicamente l’imprenditore nell’innovazione.
Inoltre, proponiamo soluzioni che già conosciamo e abbiamo sperimentato.
Per fare questo, siamo direttamente sulle “frontiere” dell’innovazione, da oltre quindici anni, con sedi operative presso Innovation Hub ed abbiamo elaborato un modello professionale ben preciso, che prevede la comprensione di tecnologie e innovazione in fase emergente, quasi sperimentale.
Siamo sui tavoli di R&S insieme ad ingegneri, informatici, innovation manager; già qui analizziamo le tematiche giuridiche (opportunità, gestione dei rischi, individuazione delle responsabilità, procedure, autorizzazioni), troviamo le soluzioni e componiamo dei “semilavorati giuridici” di base come contratti, percorsi di validazione, architetture giuridiche, relazioni tra imprese che, personalizzati di volta in volta, mettiamo poi a disposizione dei nostri clienti, quando la tecnologia è matura.
Abbiamo affrontato in questo modo le trasformazioni digitali, come l’I4.0, energetiche e di relazione, le piattaforme IT. Oggi siamo sull’internet delle macchine, realtà aumentata e virtuale, blockchain, intelligenza artificiale e i loro incroci (servitizzazione, NFT, smart contract, metaverso).

Avete parlato di tecnologia e processo ma anche di “persona”. Come armonizzare innovazione, diritto e persona?
Attraverso quella che noi chiamiamo “transizione relazionale”.
A nuove tecnologie corrispondono nuove relazioni: siamo chiamati a studiarle, valorizzarle e, ancora una volta, proporle ai clienti. Nei contratti, promuoviamo il passaggio da “contraenti” a “contro-partner” e, poi, a partner e proponiamo regole dinamiche, percorsi a step, verifiche collaborative, procedure di soluzione proattiva delle necessità del contro-partner.
Nelle relazioni economiche, proponiamo il passaggio dalla competizione alla collaborazione, per esempio da accordi gerarchici (fornitura) a joint venture o reti di imprese. Nascono meraviglie: ricerca e sviluppo, investimenti congiunti, integrazione, ingegnerizzazione di prodotti e servizi. Con le nuove relazioni siamo riusciti a co-generare nuovi modelli di trasferimento tecnologico, a favore di Innovation Hub, coinvolgendo anche gli stakeholder esterni, del territorio. Ci stiamo tentando con la Pubblica Amministrazione: stiamo sperimentando, con utilities, i nostri percorsi di “Legal Design” (con focus su processi e relazioni, ancor prima che sulla chiarezza di testi e infografiche) mettendo il “cittadino” (non la norma) al centro di regolamenti e procedure, utilizzando i modelli progettuali di design thinking.

Tecnologia e sostenibilità: un connubio possibile, naturale o per nulla scontato?
Distinguerei tra tecnologia e innovazione. La tecnologia può essere sostenibile ma il connubio con la sostenibilità deve essere previsto e fortemente voluto. L’innovazione, al contrario, è sostenibile nativamente!
Ciò nel concetto corretto dei 3 assi dell’innovazione: se uno è la persona, l’innovazione non può che essere sostenibile.
I processi di “trasformazione” tendono ad essere sostenibili, avendo una direzione ed obiettivi armonici rispetto a tutti gli assi dell’innovazione.
Tra i tanti esempi specifici che abbiamo affrontato, ci piace indicare la servitizzazione: si trasformano prodotti/macchinari in servizi e l’azienda di produzione diventa di fornitura servizi connessi. Si interrompe così la catena consumistica: più a lungo dura il prodotto/macchinario (aggiornato e manutenuto), più il fornitore trae valore dai servizi connessi e il cliente ottiene sempre il servizio più aggiornato. Un sistema vincente per tutti.
Sulla sostenibilità ci sentiamo coinvolti in prima persona, crediamo nella rigenerazione e abbiamo compiuto una scelta radicale: le nostre sedi o desk sono esclusivamente presso ex zone industriali. Siamo presso un ex cotonificio, una ex fabbrica di cioccolato, una di elettrodomestici e, di recente, presso Officine ICO, ex Olivetti.

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