Brexit, gli effetti sulle operazioni cross-border

Dalle transazioni commerciali ai contenziosi fino ai divorzi. Con il perfezionamento della Brexit, dall’1 gennaio 2021, saranno numerosi i cambiamenti nei rapporti tra i Paesi dell’Unione europea e il Regno Unito.
In assenza di accordi in tal senso, molte sono le incertezze per cittadini italiani residenti nel Regno Unito e per le società che lì svolgono o intendono ampliare il loro business. Gabriele Giambrone, managing partner di Giambrone & Partners, studio operativo da oltre 15 anni nella capitale inglese, ha esplorato alcune delle novità determinate da questo fenomeno.

Quali sono le principali conseguenze del Brexit sul contenzioso societario, civile e relativo al diritto di famiglia nei casi cross-border?
Con riferimento a contenziosi che presentino collegamenti con il Regno Unito, la principale questione da affrontare è quella inerente alla giurisdizione. Dopo Brexit, non troveranno più applicazione le norme dell’Unione. Per stabilire quale sia il Giudice competente, bisognerà ricorrere alle Convenzioni che compongono il cosiddetto diritto internazionale privato comune o, in seconda battuta, alla normativa nazionale.
Di contro, per dare esecuzione alle sentenze rese nel Regno Unito prima della Brexit, troveranno ancora applicazione le norme regolamentari dell’Unione. Invece, dopo quella data, né l’Unione né il Regno Unito riconosceranno automaticamente i rispettivi provvedimenti giurisdizionali. Problemi analoghi si pongono con riguardo alla legge applicabile. Per quanto riguarda il diritto di famiglia, infine, troverà applicazione la Convenzione dell’Aja del 1970 «sul riconoscimento dei divorzi e delle separazioni», in quanto ratificata sia da Italia che dal Regno Unito. Non mancano le insidie per cittadini e imprese. Tra gli ostacoli da considerare nell’era post Brexit si segnalano: la dilatazione dei tempi rende esecutiva nel Regno Unito una sentenza emessa da un Paese Ue e viceversa; il rischio di procedimenti paralleli nel Regno Unito e nei Paesi Ue; il pericolo della duplicazione dei costi legali.
Si comprende, dunque, il vantaggio di affidarsi ad uno Studio con expertise in materia di diritto internazionale e sedi attive in varie giurisdizioni.

Alla luce dei cambiamenti post-Brexit in che modo lo Studio Giambrone fornirà assistenza ai suoi clienti e alle aziende?
Il nostro studio conta professionisti non solo appartenenti a varie giurisdizioni, ma tutti specializzati in controversie cross-border.
Possiamo, quindi, assistere cittadini e società italiani nel Regno Unito e viceversa. Tra i nostri valori aggiunti, posso evidenziare il fatto che i professionisti delle varie sedi lavorano in sinergia, il che permette ai clienti di avere un unico punto di contatto nel territorio dove svolgono la propria attività e di essere assistiti nella loro lingua madre, abbattendo quindi ogni tipo di barriera linguistica.

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