Ponti & Partners, con i partners Luca Ponti, Francesca Spadetto e Paolo Panella, ha assistito in qualità di advisor legale Biofarma S.p.A., leader nel mercato degli integratori alimentari, dei dispositivi medici e dei cosmetici, nell’operazione di partnership strategica con Nutrilinea, anch’essa primaria azienda operante nel medesimo settore, per rafforzare la leadership a livello europeo nello sviluppo e nella fabbricazione di prodotti Health-Care.
Il Gruppo che verrà a costituirsi, con 170 milioni di euro di fatturato e oltre 600 dipendenti, avrà una
dimensione e una struttura tale da consentirgli di competere a livello globale.
Nell’operazione Biofarma è stata inoltre assistita, in qualità di advisor finanziario, da Carlo Molaro,
Tommaso Vidale e Marco Kraner dello studio Molaro-Pezzetta-Romanelli-Del Fabbro.
Nutrilinea è stata assistita dallo studio legale Giovannelli e Associati in qualità di advisor legale e
dallo studio Ludovici & Partners per gli aspetti fiscali e tributari.
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Nominato un Comitato di studio per la predisposizione dello schema di decreto legislativo correttivo
3 anni agoIl Ministero della Giustizia ha costituito un Comitato di studio che avrà il compito di coadiuvare l’Ufficio legislativo nella predisposizione dello schema di decreto legislativo correttivo del nuovo Codice della Crisi, destinato a sostituire integralmente la Legge Fallimentare del 1942.
Del Comitato fanno parte, oltre che il Capo dell’Ufficio legislativo, Mauro Vitiello, i magistrati Maria Francesca Mammone e Federico Rolfi dell’Ufficio legislativo, Fabio Miccio e Fabio De Palo del Tribunale di Roma, nonché Ignazio Arcuri (commercialista, socio e fondatore dello Studio Arcuri) e Salvatore Sanzo (presidente e socio di LCA Studio Legale), entrambi di Milano.
I lavori del Comitato si concluderanno entro il mese di novembre con la predisposizione di uno schema di decreto legislativo che verrà portato all’approvazione delle Camere nei primi mesi del 2020.Post Views: 933 -
Bando tesoreria di Cassa forense, avvocati dietro la lavagna
2 anni agoSe nemmeno gli avvocati sanno scrivere un bando di gara. È la conclusione, paradossale, che si può trarre leggendo la sentenza del Consiglio di stato che ha confermato l’annullamento dell’aggiudicazione della gara per il servizio di tesoreria di Cassa forense.
Motivo? Il bando era scritto male, lasciando troppo spazio all’arbitrarietà della commissione giudicatrice.
Ma andiamo con ordine. Palazzo Spada, con sentenza n. 8248/2019 del 2 dicembre, ha respinto il ricorso presentato da Banca Popolare di Sondrio contro la decisione del Tar Lazio (n. 2405/2019) di annullare la gara europea indetta dalla Cassa di previdenza forense, guidata da Nunzio Luciano, per l’affidamento del servizio di tesoreria a partire dal 1° gennaio 2019 e per i successivi 60 mesi, del valore di 7,5 milioni di euro. Ad aggiudicarsi la gara era stata proprio la Banca Popolare di Sondrio, prima in graduatoria a discapito di Banco Bpm, l’altro operatore partecipante al contest che ha presentato ricorso al Tar (assistito dallo studio Rodl & partner con un team composto dagli avvocati Roberto Pera, Silvio Rizzini Bisinelli e Carlo Spampinato). Risultato, secondo i giudici amministrativi il bando, così com’era scritto, lasciava troppo spazio all’arbitrarietà nell’attribuzione dei punteggi, vista “l’estrema genericità ed indeterminatezza dei criteri discrezionali per la valutazione delle offerte, unitamente alla mancata predeterminazione di sub-criteri e sub-punteggi”.
Oltretutto, Banca Popolare di Sondrio era l’operatore che già in precedenza gestiva il servizio. E due commissari facevano parte, rispettivamente, del settore di Tesoreria e dell’unità organizzativa “Sistemi informativi e tecnologie”, “entrambi operanti a stretto contatto con l’attuale fornitore dei servizi di tesoreria”, con uno di essi che “era intervenuto nella procedura di gara nella triplice veste di team leader del settore tesoreria, Rup della procedura di gara per cui è causa, nonché presidente della Commissione giudicatrice”.
Un po’ troppo. E il fatto che la commissione non fosse imparziale, secondo il Consiglio di stato, si deduce proprio dallo “squilibrio delle valutazioni delle offerte tecniche”, con l’enfatizzazione delle carenze dell’offerta tecnica di Banco Bpm, e la mancata attribuzione di “rilevanza alle carenze dell’offerta tecnica dell’aggiudicatoria”, con l’attribuzione di rilevanza “ad elementi non espressamente indicati negli atti di gara”.
Risultato: bando annullato e tutto da rifare. Questa volta a norma di legge, si spera.
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Toffoletto De Luca Tamajo: promossi Ornella Patanè e Marco Sideri
3 anni agoToffoletto De Luca Tamajo, studio legale specializzato in diritto del lavoro e sindacale per le aziende, ha nominato due nuovi partner
Ornella Patanè e Marco Sideri sono stati promossi soci dopo un percorso di crescita interno che li ha visti protagonisti nel rapporto con i clienti, nelle attività dello Studio e dell’alleanza internazionale Ius Laboris.
«Leadership, capacità organizzativa, commerciale e di gestione dei clienti, sono queste le caratteristiche che chiediamo ai nostri soci. Essere, come dicono gli inglesi, a strong firm citizen – commenta l’avvocato Franco Toffoletto, managing partner di Toffoletto De Luca Tamajo. – Siamo molto orgogliosi di queste nomine e del percorso di Ornella e Marco. Hanno saputo affrontare le sfide di un settore, quello del diritto del lavoro, in continua evoluzione e siamo certi che contribuiranno significativamente al futuro dello Studio».
L’avvocato Ornella Patanè è entrata in Toffoletto De Luca Tamajo nel 2000 come stagiaire dopo un master in diritto internazionale all’Università di Trento; durante il suo percorso professionale ha lavorato in alcuni studi internazionali membri di Ius Laboris, quali Claeys&Engels a Bruxelles e Lewis Silkin a Londra. Ha sempre lavorato a fianco dell’avvocato Franco Toffoletto ed ha maturato profonda esperienza nell’interpretare le esigenze dei clienti, divenendo per molti un punto di riferimento importante nella gestione quotidiana e strategica delle risorse umane. Si occupa, inoltre, a fianco di importanti società clienti, di operazioni straordinarie, ivi comprese piani di partecipazione dei dipendenti alla creazione di valore della società, nonché della negoziazione di contratti complessi per l’assunzione di alti dirigenti o di pacchetti di uscita per questi ultimi. Fa parte del team dedicato al prodotto contratti digitali e ne ha curato la realizzazione per un importante cliente dello studio.
L’avvocato Marco Sideri è genovese ed è entrato in Toffoletto De Luca Tamajo nel 2007. Ha maturato esperienza nazionale ed internazionale nell’ambito del diritto del lavoro, collaborando anche per un periodo con lo studio Lewis Silkin di Londra, membro dell’alleanza Ius Laboris. Fin dal suo ingresso in studio ha affiancato la partner Paola Pucci e fa parte dei team specializzati per i prodotti dello Studio “GDPR e Privacy” e “Procedure articolo 4 e utilizzo degli strumenti informatici”. L’avvocato Sideri è un punto di riferimento per i clienti sia nell’attività giudiziale che stragiudiziale. Parallelamente porta avanti l’impegno nella formazione in numerose conferenze e master oltre ad essere iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2005.
Lo Studio prosegue nel suo percorso di crescita e ha chiuso il 2018 con un fatturato leggermente superiore ai 20 milioni di euro (+3% rispetto al 2017), grazie anche all’efficientamento portato dal nuovo sistema gestionale interno e dal processo di riorganizzazione che ne è derivato. Con queste due promozioni, che seguono l’apertura della quinta sede a Brescia a inizio anno e la nomina a partner dell’avvocato Flaminio Valseriati, lo studio conta oggi 19 soci e 95 tra professionisti e dipendenti.
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