Il ruolo strategico del consulente tra previsioni e sfide

Livio Bossotto, partner e Head del team Employment & Data Protection, e Giorgia Giorgetti, counsel, di Allen & Overy illustrano previsioni, esigenze e sfide del settore lavoro.

Quali sono le principali novità della Legge di Bilancio e qual è il vostro giudizio in merito?
Ci si muove dalle misure per i genitori lavoratori, tra cui l’innalzamento all’80% del trattamento economico per il congedo parentale, anche se per un mese, alle misure di incentivazione fiscale, come la riduzione dal 10% al 5% dell’aliquota dell’imposta applicabile ai premi di risultato. Sono state riproposte le agevolazioni alle assunzioni di giovani e donne in regioni svantaggiate o in settori con forte disparità di genere, Opzione Donna, che è stata però integrata con delle condizioni che limitano la platea delle destinatarie e Quota 103. Tuttavia, le vere novità sono poche, tra cui il ritorno del lavoro a chiamata con voucher nel turismo e nell’agricoltura, per lo più, si tratta di proroghe e rifinanziamento di misure già adottate nei due anni precedenti. La sensazione è che il legislatore abbia perso un’ottima occasione per ripensare e disciplinare questi istituti in modo innovativo.

Quali sono le questioni urgenti su cui è necessario un intervento legislativo?
Il tema della flessibilità, in cui sembra che la normativa faccia fatica a stare al passo con le esigenze pratiche delle aziende. In materia di smart working, dopo il grande esperimento accelerato dalla pandemia, siamo tornati alle regole ordinarie dal 1 gennaio 2023, salvo alcune eccezioni introdotte dalla legge di conversione del Decreto Milleproroghe. Eppure sono molte le questioni a cui non è stata mai data risposta normativa e non ci stupirebbe se il legislatore considerasse di integrare definitivamente il quadro di riferimento in modo più strutturato.

Quali sfide attendono i giuslavoristi nel 2023?
Inflazione, caro energia e aumento del costo delle materie prime avranno un sicuro impatto nel passaggio ad un modello di lavoro sempre più fluido. Inoltre, le aziende italiane sono oggi chiamate ad affrontare i temi della sostenibilità, dei fattori ESG declinati sulle risorse umane, delle discriminazioni, della conciliazione tra vita e lavoro. È interessante anche considerare le spinte, derivanti dalle positive esperienze estere, in direzione della settimana lavorativa corta, ovvero 4 giorni di lavoro alla stessa paga. Se questo modello dovesse far capolino anche in Italia in modo più diffuso, ciò porterebbe con sé una serie di nuove questioni HR da affrontare. In questo contesto, il giuslavorista avrà un ruolo strategico nell’accompagnare il cliente in percorsi di trasformazione in cui l’interpretazione in modo innovativo della norma deve andare di pari passo con una profonda conoscenza del mercato in cui opera il singolo cliente e delle sue prospettive.

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