Il “consenso informato” nelle strutture ospedaliere

Il modello, imposto dalla normativa, si colloca all’interno di un percorso terapeutico che lo qualifica come strumento di compliance e gestione del rischio. Ecco perché.

La legge 219/2017 (“Norme in materia di consenso informato e di trattamento”) ha avuto, nel nostro ordinamento, un impatto certamente innovativo, soprattutto laddove ha previsto che “ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo avere acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte” può “esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari”.

(…)

Per leggere interamente il presente articolo occorre essere abbonati all’edizione cartacea: https://www.lefonti.legal/abbonamenti/

Leggi anche...

Le Fonti TOP 50 2023-2024

I più recenti

Confronto tra istituzioni giudiziarie al Tribunale di Firenze: un incontro sull’emergenza dei suicidi in carcere

general counsel al pc

Importante pronuncia della Suprema Corte sugli onorari professionali: riduzioni e principi di corrispondenza

Avvocato Yara Gambirasio: “I processi si fanno in tribunale, non su Netflix”

regime forfettario partita iva psicologo

Scegliere il regime forfettario per la partita IVA da psicologo?

Newsletter

Iscriviti ora per rimanere aggiornato su tutti i temi inerenti l’ambito legale.