L’esame da avvocato 2025–2026 porta con sé importanti conferme e possibili novità. La sessione attuale mantiene la struttura tradizionale, con una prova scritta unica e un orale completo, mentre sul 2026 si affacciano ipotesi di riforma.
Conoscere in anticipo tracce, criteri, modalità e scadenze è decisivo per affrontare con sicurezza uno degli step più attesi della carriera forense.
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La prova scritta dell’esame 2025: cosa bisogna aspettarsi
La sessione 2025 prevede una prova scritta unica, fissata per giovedì 11 dicembre 2025, alle ore 9:00. Il candidato dovrà redigere un atto giudiziario scegliendo tra diritto civile, penale o amministrativo, con un tempo massimo di sette ore a disposizione.
Il compito sarà considerato superato con un punteggio minimo di 18. Per i candidati con DSA sono previsti strumenti compensativi e un tempo più lungo, in linea con le tutele riconosciute dalla normativa.
I criteri ufficiali di correzione: cosa valuta davvero la commissione
Sono confermati i nove criteri fondamentali, che determinano il punteggio finale e rappresentano la vera bussola del candidato. La correttezza linguistica e la padronanza del linguaggio giuridico sono elementi centrali, così come la chiarezza dell’esposizione e la capacità di mantenere una struttura rigorosa.
La commissione valuta la capacità di risolvere il caso concreto, individuando l’istituto giuridico rilevante e proponendo una soluzione coerente. È consentito citare massime dai codici annotati, purché riportate tra virgolette e con gli estremi della sentenza.
Fondamentali anche la conoscenza della teoria, l’attenzione ai profili interdisciplinari, l’aderenza alla traccia, la coerenza delle conclusioni e la qualità della persuasione forense. Per gli atti processuali, devono essere presenti tutti gli elementi essenziali, dal fatto alla vocatio in ius fino alla procura alle liti.
Date, requisiti e modalità della sessione 2025/2026
La domanda di partecipazione va essere presentata dal 1° ottobre all’11 novembre 2025, esclusivamente online tramite il portale del Ministero della Giustizia.
Sono ammessi i praticanti che hanno completato i 18 mesi di pratica forense, compresi coloro che la concludono entro il 10 novembre 2025. Una volta superata la prova scritta, il candidato sarà convocato per la prova orale, composta da un parere motivato e un accertamento delle competenze giuridiche.
Il bando è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 luglio 2025, e tutte le procedure—incluse le tasse tramite PagoPA—avverranno in modalità digitale.
Cosa potrebbe cambiare nel 2026
Per il 2026 si discute di una possibile riforma dell’esame, che introdurrebbe due prove scritte: un parere motivato e un atto giudiziario, entrambi nelle tre materie tradizionali. Seguirebbe un’unica prova orale.
Tuttavia, per la sessione 2025/2026, restano pienamente in vigore le regole attuali: una sola prova scritta e un orale articolato.
Come orientarsi per superare l’esame
Prepararsi per affrontare l’atto giudiziario dell’11 dicembre 2025 significa approfondire non solo gli istituti di riferimento, ma anche la capacità di esposizione e la struttura tecnica dell’atto. Una buona gestione del tempo e un uso corretto dei codici saranno determinanti per ottenere un punteggio adeguato.


