Banche e assicurazioni tra sfide e opportunità

Fabrizio Carbonetti e David Straulino tracciano lo scenario attuale e i possibili risvolti futuri dei settori bancario e assicurativo.

Fabrizio Carbonetti e David Straulino, rispettivamente managing partner e partner di Carbonetti e Associati Studio Legale, tracciano lo scenario attuale e i possibili risvolti futuri dei settori bancario e assicurativo, practice di punta dell’insegna.

In che modo le vicende internazionali stanno impattando nello scenario bancario e in quello assicurativo?
CARBONETTI Su quello bancario, in maniera determinante. Il conflitto russo-ucraino sta determinando non solo sofferenze umane e sociali, ma anche economiche. Le Banche italiane, fortunatamente, non sono particolarmente esposte verso le economie russa e ucraina. Tuttavia, è lo scenario complessivo a preoccupare. Si pensi ad esempio alla inaspettata volatilità dei prezzi di talune materie prime e soprattutto dell’energia, che ha causato un forte stress nei mercati dei derivati per questi prodotti; in generale, si sono avuti chiari impatti anche sulle condizioni di finanziamento. Il tutto determina una accentuazione dei rischi di stabilità finanziaria. Al mercato europeo non sono mancati gli strumenti di reazione, che tuttavia rischiano di risultare inefficaci in uno scenario macroeconomico fortemente inflattivo quale quello che stiamo vivendo (e, non dimentichiamolo, ancora molto influenzabile dalle dinamiche, tutt’altro che governabili, che possono conseguire ad una recrudescenza della pandemia). Insomma, il quadro complessivo, pur presidiato dall’Ue, dai Governi nazionali, dalla Bce e dalle Banche centrali, sicuramente sta avendo effetti negativi sull’economia reale e sulla capacità delle imprese, soprattutto quelle medio-piccole (quelle che costituiscono il tessuto economico italiano) di reagire in bonis. Il costo di ricorso al credito aumenterà e influirà soprattutto su quelle imprese che già scontano condizioni marginali. In sostanza: il rischio di aumento delle insolvenze è assai concreto. In questo scenario, le prospettive di redditività per le banche europee si sono nuovamente indebolite, dopo la forte ripresa registrata nel 2021. C’è un interessante paper del Financial Stability Review della Bce che affronta questi temi.
STRAULINO Per quanto riguarda lo scenario assicurativo, l’eccezionale situazione di turbolenza nei mercati finanziari ha comportato la necessità di un intervento da parte del Legislatore e dell’Autorità (Ivass) al fine di consentire alle imprese di assicurazione che non adottano i principi contabili internazionali di derogare alle norme civilistiche relative ai criteri di valutazione dei titoli non durevoli (Regolamento Ivass n. 52 del 30 agosto 2022). Ciò in quanto, considerata la svalutazione di tali titoli, in assenza di un intervento stabilizzante da parte dell’Autorità (volto a consentire la sospensione temporanea delle minusvalenze nei titoli non durevoli), le imprese avrebbero dovuto attuare sostanziali interventi di capitalizzazione.

Quali sono le principali novità e i temi caldi che stanno animando i due settori?
CARBONETTI Per quanto concerne il settore bancario, una specifica attenzione è data dagli effetti dei rischi di cambiamento climatico. Proprio qualche giorno fa la Bce ha rilevato come il sistema bancario europeo è ancora lontano dall’aver digerito la necessità di gestire adeguatamente i rischi economici connessi al cambiamento climatico; per questo ha fissato alle banche europee stringenti deadline (2024) per adeguarsi alle aspettative delle autorità di settore.
Poi, c’è il tema, ancora ampiamente aperto, come dimostrano le recenti notizie che arrivano dagli Usa a proposito dello scoppio della bolla Ftx, delle criptovalute. Una disciplina europea che sia degna di questo nome ancora manca e le scelte di politica legislativa in merito sicuramente avranno un notevole impatto anche sul sistema dei pagamenti integrato in cui le banche hanno un ruolo primario. Infine, il direct lending. La spinta ai finanziamenti “debancarizzati” è fortissima. La liquidità a disposizione è notevole e tanti operatori non bancari si stanno attrezzando per entrare fortemente in questo mercato, finora tradizionalmente presidiato dalle banche.
STRAULINO Per quanto riguarda il settore assicurativo, tra i temi caldi è da segnalare la richiesta, da parte di una frazione del mondo assicurativo, di un intervento politico (da realizzarsi tramite una revisione del framework Solvency II) che consenta anche all’industria assicurativa di partecipare concretamente ai finanziamenti di lungo periodo dell’economia attraverso investimenti nel debito privato. Su altra questione, rimane viva l’attenzione su tematiche di distribuzione assicurativa e in particolare sulle regole di correttezza comportamentale di chi vende o promuove un prodotto assicurativo.

Che tipo di consulenza è offerta dallo Studio in materia bancaria e assicurativa?
CARBONETTI Lo Studio è stato fondato oltre trent’anni fa da chi, il prof. Francesco Carbonetti, aveva maturato una privilegiata competenza nelle Autorità di vigilanza del settore bancario e finanziario. E’ attorno a questo fenomenale expertise che siamo cresciuti e siamo diventati uno studio associato di quasi trenta professionisti, in grado di offrire consulenza ed assistenza in ogni aspetto dell’attività bancaria: dalla costituzione di banche (ma anche intermediari finanziari, Imel, istituti di pagamento), ai procedimenti di vigilanza (anche sanzionatori); dai temi di trasparenza delle operazioni ai finanziamenti; dal restructuring al contenzioso (ogni anno seguiamo centinaia di procedimenti giudiziari in materia bancaria e finanziaria).
STRAULINO Per quanto riguarda il settore assicurativo, lo Studio assiste alcune tra le maggiori compagnie assicurative che operano in Italia, sia nell’operatività ordinaria, sia con riferimento ad obiettivi strategici, anche interloquendo (ove del caso) con le Autorità di vigilanza. In questo contesto, lo Studio assiste primari operatori nella valutazione e risoluzione di problematiche connesse alla normativa Solvency II e IDD (Insurance Distribution Directive), nonché nel conseguente adeguamento della struttura organizzativa, delle procedure interne e della contrattualistica utilizzata, anche rilasciando pareri su questioni di particolare complessità o novità.

A vostro avviso, che scenari dovremmo aspettarci per il 2023?
CARBONETTI Dipende tutto da che cosa succederà sul fronte di guerra, dalla benevolenza del virus e dalla capacità delle autorità di settore di governare le spinte inflazionistiche mantenendo i tassi entro limiti accettabili, che non pregiudichino l’export dei prodotti italiani.
La stabilizzazione di questi tre elementi potrebbe consentire una ripresa dei favorevoli segnali registrati dall’economia italiana ed in generale europea negli ultimissimi anni: se l’economia reale gira, anche il sistema bancario ne gode. Una recrudescenza di uno o più di tali elementi potrebbe invece rendere necessaria l’adozione di misure protettive e la revisione dei business plan delle banche. In un senso o nell’altro, gli studi legali, come il nostro, con forti competenze bancarie, potranno comunque accompagnare gli operatori nella adozione ed esecuzione delle opportune scelte.
STRAULINO Per quanto riguarda il settore assicurativo, è ragionevole attendersi un utilizzo più massivo da parte dell’Autorità di misure di capital add-on (ossia maggiorazioni del capitale) al fine di garantire che i requisiti patrimoniali regolamentari delle imprese riflettano adeguatamente il profilo di rischio globale dell’impresa di assicurazione.

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